Riqualificazione PIAZZA GIARDINI-Gallio
/in Competitions /da mariotessarolloRiqualificazione PIAZZA GIARDINI
2° classificato
Località: Gallio (VI) Italy
Categoria: Competitions
Progetto: Mario Tessarollo con Massimo Muttin e Anna Favaro
Anno: 2016
In generale, i caratteri rinvenibili nella piazza italiana hanno la loro peculiarità nel lungo processo di formazione dove spesso non risulta rintracciabile una volontà formativa iniziale, con la conclusione di una realtà stratificata, ricca di sedimentazioni, di linguaggi, di forme e significati diversi, ovvero quanto di più diverso possa esistere da uno spazio di concezione unitaria.
La piazza italiana è caratterizzata dalla presenza di più poteri e molteplici funzioni, dal palazzo comunale, alla cattedrale, alla quale spesso fanno riscontro chiese minori, ai palazzi importanti che possono anche contrapporsi tra di loro, fino a semplici case d’abitazione.
La molteplicità degli usi sembra infine l’immagine che riassume in maniera più compiuta il carattere di piazza, dalle celebrazioni a carattere religioso, civile, politico, fino al mercato, alle contrattazioni, all’incontro e lo scambio sociale della vita di relazione. L’immagine collettiva è quella di spazio dove sono condensate le memorie del luogo generato dalle condizioni sociali, religiose, politiche o culturali.
La piazza Giardini giunge fino a noi quale spazio dequalificato, sostanzialmente un vuoto urbano alberato privo di relazioni con l’intorno edificato.
Il progetto intende, in risposta alla richiesta di ampliare l’asse di interesse del centro storico cittadino verso est, valorizzare il contesto di piazza Giardini identificando gli elementi urbani significativi che la possono qualificare, ponendo al centro della composizione l’individuo quale fruitore degli spazi di relazione.
Il progetto propone una piazza costituita dall’unione dell’attuale con lo spazio antistante il municipio, il fronte nord della nuova piazza sarà dato dalla cortina “nobile” novecentesca costituita dalla chiesetta di Santa Maria delle Grazie e dalla scuola elementare e media. L’interruzione a nord di via IV Novembre consentirà di collegare fisicamente e funzionalmente il municipio alla parte pavimentata della piazza. Gli altri due lati (sud e ovest), costituiti da edilizia frammentata e disomogenea, saranno delimitati e ricuciti dall’inserimento di una stoà (spazio porticato isolato) ad elle. Lo spazio pavimentato in piano che si verrà a creare (basamento) degraderà con il verde verso via Cesare Battisti, Via Jacopo Scajaro e sulla parte rimanente di Via IV Novembre e con la pavimentazione ad integrarsi con la parte di Via Roma a nord. Ampie gradinate e una rampa di ridotta pendenza renderanno facilmente fruibili i vari piani.
Passerella di Via Zucca
/in Competitions /da mariotessarolloPasserella di Via Zucca
Località: Cittadella – Italy
Categoria: Competitions
Progetto:Arch. Mario Tessarollo, Arch. Riccardo Cason, Arch. Paolo Micheletto, Arch. Massimo Muttin
Anno: 2012
Il progetto per la realizzazione della “ Passerella di Via Zucca” interpreta il tema proposto dal concorso di idee dando la priorità al paesaggio, paesaggio inteso quale valore culturale e sociale e quale risultato di successivi eventi che ne hanno determinato la morfologia che ora conosciamo. Nella convinzione che una comunità, attraverso la realizzazione di opere della contemporaneità, lascia testimonianza delle proprie tradizioni e della propria cultura.
Il segno territoriale complessivo che il progetto propone risulta prioritario rispetto alla singola architettura; in tal senso, volutamente, l’architettura della passerella è pensata di semplice fattura e di chiara geometria, priva di sensazionalismi strutturali.
Gli elementi di riferimento del progetto sono stati: la presenza, a nord di Via Zucca, della antica strada romana Postumia, decumano dell’agro romano che orienta la conformazione agricola dei terreni e gran parte degli sviluppi antropici del territorio e la presenza, sullo sfondo, del centro urbano caratterizzato dalla forma ad anello delle mura medioevali.
Da qui nasce l’idea della nuova passerella pedonale quale lungo segno identificativo del paesaggio che permette una lettura immediata delle componenti fisiche, antropologiche e culturali del territorio.
Il ponte, oltre ad essere strumento di collegamento per attraversare un ostacolo nella maniera più idonea rispetto alle condizioni e al contorno, in senso trasversale diventerà porta d’entrata alla città ed elemento di confine tra interno urbanizzato e aree esterne prevalentemente agricole o a rada edificazione.
Malga Fosse
/in Competitions /da Studio-Mario-Tessarollo-ArchitettoConcorso di Idee per la riqualificazione di Malga Fosse
Località: Comune Di Siror – Passo Rolle – Italy
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo
Anno: 2012
Una forma compatta e precisa a ricordare la roccia delle montagne che stanno tutt’intorno, vi è continuità tra parete e copertura dell’edificio, le spaccature fendono la superficie e lasciano filtrare negli interni la luce. Le aperture in parete sono mimetizzate dai sistemi di chiusura a bilico e ad anta. Il volume, preciso e irregolare, segue le pendenze delle linee che costituiscono l’orizzonte di sfondo, il paesaggio e l’architettura si fondono.
Il progetto prevede la demolizione dell’attuale malga Fosse e la edificazione di un nuovo edificio.
E’ prevista la realizzazione di un centro di attrazione turistica con bar e ristorante, con cucina e dispensa e servizi per il pubblico e il personale, 7 stanze con bagno (5 doppie matrimoniali, una doppia e una singola), un alloggio per il custode, un’autorimessa interrata collegata al piano interrato di servizio.
Central Library Design Competition
/in Competitions /da Studio-Mario-Tessarollo-ArchitettoCentral Library Design Competition
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo
Anno: 2012
Tra gli edifici pubblici della città contemporanea, la biblioteca è uno di quelli che ha sollecitato i maggiori motivi di interesse e dibattito nell’ambito della cultura architettonica, per gli elementi di rinnovamento e sperimentazione progettuale che ne hanno ridefinito i pur consolidati rapporti con la tradizione tipologica di “monumento urbano” per eccellenza.
I maggiori cambiamenti nell’uso sono certamente dovuti all’introduzione della cultura digitale che ha portato fasce sempre più giovani a frequentare le biblioteche con conseguente richiesta di spazi diversi.
La biblioteca Malatestiana di Cesena (Italia) è una biblioteca monastica di particolare importanza storica. Fondata alla metà del XV secolo, detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica d’Italia e d’Europa e l’unico esempio di biblioteca monastica umanistica giunta fino a noi perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.
I codici (libri) preziosi, naturalmente in unica copia, erano legati ai banchi dell’aula di lettura (aula dei Nuti), l’atto della fruizione del libro era quindi capovolto rispetto all’atto odierno, era il lettore che si spostava verso il libro e non viceversa.
L’architettura proposta indica un gesto analogo e dilatato, il fruitore si sposta verso il libro e in questo caso vi entra e lo abita.
Libri posati, accatastati, usati, che hanno trasmesso e trasmettono il sapere.
Libri come metafora di una costruzione in continuo divenire, priva di simmetria ed ampliabile, così come lo sono il conoscere e il sapere. L’architettura quindi svincolata dal concetto della flessibilità di funzioni, ben ancorata ad esprimere e raccontare la propria destinazione e quale luogo di incontro, di scambio di idee, di lavoro e studio.
Libraries are among the contemporary city’s public building types that have attracted most interest and been at the centre of debate within the architectural community in terms of the elements of renewal and design experimentation that have redefined their otherwise established connections with the typological tradition of “urban monument”.
The main changes in terms of use have been certainly related to the introduction of digital culture which has attracted younger users to libraries and, as a result, required different kinds of spaces.
The Biblioteca Malatestiana in Cesena (Italy) is a monastic library with a particular historical relevance. Established in the mid-16th century, it boasts two absolute records: it was the first civic library in Italy and Europe and it is the only example of monastic library specialized in the humanities still surviving and perfectly preserved as a building including its furniture and book provision.
Its precious codes (books), obviously unique specimens, were tied to the stalls in the reading hall (the Nuti hall). That means that at that time the act of reading was reversed and, unlike now, it was the reader who had to go towards the book, not the other way around.
The architecture we propose implies a similar and more expanded process, with the user moving towards the book and in this case even entering and inhabiting it.
Laid down, stacked, used, these books have conveyed and still convey knowledge.
Books as the metaphor of a continuously changing construction that, just like learning and knowledge, is asymmetrical and extendable. Architecture is thus set free by the concept of flexibility of program, well rooted as it is in the expression and narration of its own vocation as a meeting place and a venue for the exchange of ideas, work and study.
Concorso di Idee per un Centro Polifunzionale
/in Competitions /da mariotessarolloConcorso di Idee per la realizzazione di un Centro Polifunzionale
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo
Anno: 2011
Una forma che, vista dal basso, appare compatta e irregolare a ricordare la roccia delle montagne, vi è continuità tra parete e copertura, le spaccature (finestre) fendono la superficie e lasciano filtrare negli interni la luce. La forma conclusa si apre sul retro e genera una corte interna attorno la quale si svolgono le funzioni del vivere.
Il progetto prevede la realizzazione del centro polifunzionale su quattro livelli. Al primo livello interrato (quota – 1 ml da piano ingresso strada) è prevista l’autorimessa, al secondo livello (quota + 2,5 ml da piano ingresso strada) è previsto il centro diurno per anziani, al terzo livello (quota + 6,0 ml da piano ingresso strada) la scuola materna, al quarto livello (quota + 9,5 ml da piano ingresso strada) un piano con camere e sale polivalenti. L’edificio, così collocato, consentirà di dare continuità di quota tra interno ed esterno del piano adibito a scuola materna sul lato nord e del piano adibito a centro diurno per anziani sul lato sud.
Al piano interrato (autorimessa) si accederà tramite una rampa da Via Milpa, internamente troveranno posto 32 auto più una zona dedicata a box di sosta ambulanza con relativo deposito e zona servizi per il personale. Sul lato sud-ovest è previsto un vano filtro che darà accesso ai collegamenti verticali (scale-ascensore) e ai servizi. Internamente è previsto un pavimento in battuto di cemento levigato e muratura a vista in c.l.s..
Al secondo livello (centro diurno per anziani), si accederà dalla corte sud o dall’interno dell’autorimessa tramite i collegamenti verticali. Sul lato sud del piano troverà posto l’ingresso, un vano deposito area-comune, una sala caffè con bancone e zona TV. Nella zona centrale del piano sono previsti i servizi divisi per sesso, depositi e un’ampia sala polifunzionale che riceverà luce dalla copertura e da finestratura posta ad ovest, la sala potrà essere utilizzata anche per riunioni o proiezioni o rappresentazioni. Sul lato nord, è previsto il campo da bocce e un ampio spazio utilizzabile per feste ed incontri tra fruitori del centro e comunità. Il piano così posto avrà le funzioni di ingresso in quota con la corte a sud, i lati sud ed est rimarranno completamente fuori terra. Sul lato nord-ovest è previsto il vano impianti tecnologici. Internamente è previsto un pavimento in resina, le pareti e il soffitto saranno tinte di bianco. La corte a sud, è pensata in piano con l’interno del centro diurno per anziani, avrà pavimentazione in legno, sui lati est e sud, la corte avrà una gradinata a scendere, in tal modo, dall’interno del piano e dalla corte si avrà la sensazione dell’assenza del parapetto. E’ previsto il rifacimento della muratura di sostegno lungo i lati est e sud della corte, quella a sud su Via Milpa verrà arretrata, rispetto all’attuale, di circa 5 ml per dare maggiore visibilità ai fruitori dell’autorimessa interrata e per eventuali spazi per futuri punti di sosta urbani.
Al terzo livello (scuola materna) si accederà dal lato nord-ovest e dall’interno dall’autorimessa e dagli altri piani tramite i collegamenti verticali posti a sud-ovest. Il piano perderà la conformazione quadrata, si aprirà nella zona centrale e formerà una corte (tetto verde), attorno alla quale si svolgerà il percorso di distribuzione alle funzioni. Sull’ala ovest è previsto l’ingresso, gli uffici e i servizi del personale. Un vano filtro con armadietti darà accesso alle funzioni scolastiche, dove troveranno posto ad est, attorno ad uno spazio polifunzionale, due aule per l’istruzione collegate ai rispettivi dormitori e servizi. Sul lato sud-ovest è previsto il refettorio collegato alle dispense e ai collegamenti verticali e quindi a tutti i piani dell’edificio. Il piano così collocato sarà in diretto contatto e in quota con l’area a nord adibita a giardino attrezzato con giochi per l’infanzia. Internamente è previsto un pavimento in resina colorata, le pareti e il soffitto tinti in colori adeguati.
Al quarto livello (camere) si accederà da ovest-sud tramite il vano dei collegamenti verticali, sul lato nord-est al termine del corridoio di distribuzione, vi sarà un’uscita di sicurezza collegata, tramite un ponticello che sovrapassa l’area attrezzata con giochi per l’infanzia, ad una scala esterna. Sul piano troveranno posto 11 stanze da letto doppie e 1 singola, tutte con rispettivo servizio. Le stanze con affaccio a sud e ad est saranno dotate di ampio terrazzo. Sul lato ovest sono previste due sale polivalenti, sul lato sud-est i servizi di piano. Internamente è previsto un pavimento in legno di conifera, le pareti e il soffitto sono pensate tinte di bianco e colori adeguati.
Nuova Scuola Media “Bellavitis”
/in Competitions /da Studio-Mario-Tessarollo-ArchitettoNuova Scuola Media “Bellavitis”
Località: Bassano del Grappa (VI)
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo con Massimo Muttin, Massimo Maffeis, Riccardo Cason, Massimo Drago
Anno: 2010
L’edificio è pensato su due piani più un piccolissimo vano interrato adibito a c.t.. Un basamento sospeso in quota con la strada continuerà verso sud, la scuola è pensata leggermente sospesa rispetto al terreno che sarà reso piano circa 75 cm più basso, ciò in relazione ad un ridotto movimento di terra previsto, due piccole rampe inclinate collegheranno il portico di coronamento della scuola al terreno. Sull’area piana, all’esterno, troveranno posto le funzioni sportive previste dall’edilizia scolastica.
Strutturalmente è prevista una maglia puntiforme (pilastri) e lineare che regolerà l’intero intervento.
La rappresentazione privilegiata del progetto sarà la sezione planimetrica poiché esprimerà gli elementi di progetto che rimarranno costanti nelle diverse utilizzazioni: ulteriori partizioni degli spazi interni non incideranno sull’architettura dell’edificio. Svincolato il muro dalla sua funzione portante, la facciata potrà essere trattata liberamente, senza preoccupazioni di carattere statico, potrà diventare interamente vetrata o tamponata in parte o totalmente. Tale scelta potrà rendere adattabile l’edificio a diverse destinazioni d’uso che si rendessero in futuro necessarie allungando così il ciclo vitale dell’edificio.
Le funzioni si sviluppano attorno ad un patio centrale, vero cuore del luogo che consentirà di distribuire uniformemente la luce naturale e darà continuità tra interno ed esterno. Le aule, i laboratori polifunzionali e la segreteria avranno vetrate posizionate a sud e ad ovest e protette dal sole da un ampio sporto e da un sistema automatico di tende a rullo. Le aule vetrate godranno anche del verde in continuità a sud dello standard del complesso commerciale. L’edificio trasparente e sensibile ai fattori climatici intensificherà lo stato di benessere estetico degli occupanti, consentirà la percezione del clima esterno del luogo e dei mutamenti giornalieri e stagionali, eviterà agli occupanti la sensazione di trascorrere ore di lavoro e di vita all’interno di un ambiente artificiale ed immutato tutto l’anno. L’arretramento del solaio del piano primo rispetto al patio centrale consentirà la visione dell’intero spazio interno della scuola.
La palestra sarà fruibile anche da pubblico esterno e dotata di funzionamento e spazi autonomi e collegati direttamente all’attività scolastica. Dall’interno della stessa sarà anche possibile accedere direttamente agli spazi per sport all’esterno. Al piano primo avrà uno spazio soppalco con fila di sedute (piccola tribuna) adattabile per attività parascolastiche (assemblee, mostre, ecc.) dal quale sarà possibile assistere alle attività sportive. Al piano terra vi saranno servizi e spogliatoi, spogliatoi per arbitro e insegnanti, una zona ingresso con bancone e servizio di guardaroba. Riceverà luce naturale dalla copertura e dalla parete prospiciente il patio, sarà completamente cieca verso nord.
L’edificio sarà rivestito da una pelle esterna a cappotto, le pareti cieche protette dalle intemperie saranno con struttura lignea a forte isolamento termico con finitura ad intonaco. Le pareti vetrate saranno in alluminio di tipo continuo a taglio termico con vetro a forte spessore e doppia camera (W/mqK 0,7) e garantiranno un abbattimento del rumore di 48 dB.
PROGETTO IN EVOLUZIONE_LA FAVORITA
/in Competitions /da mariotessarolloconcorso di idee “PROGETTO IN EVOLUZIONE_LA FAVORITA”
Località: Valdagno (VI)- Italy
Categoria: Competitions
Progetto: Mario Tessarollo
Anno: 2010
Il progetto propone la realizzazione di un centro ipogeo che utilizza parte dello scavo esistente delle fondamenta di Villa Favorita. Il nuovo edificio, così posto, si allinea all’asse urbano consolidato, si sovrappone allo stesso e ribadisce quindi di appartenere alla città. Volge l’ingresso posto al lato di un patio, come il progetto di Ponti-Bonfanti, verso sud e le serre e ne occupa parte dello scavo, ma al contrario, non esprime volumetrie importanti fuori terra. In tal modo, l’asse urbano che arriva dalla città, non viene interrotto, attraversa il parco e continua sullo sfondo naturale del territorio. Il progetto non si sottrae al “fascino” dell’architettura ipogea incompiuta e invasa dalla vegetazione, e lascia intatta la visione del prato alto quale spazio vuoto delimitato da vegetazione.
All’interno del centro polifunzionale troveranno posto attività culturali e ludiche di complemento a quelle già praticate all’interno del parco.
Si tratta di un edificio ipogeo con piano di utilizzo a meno 5,25 ml dalla quota del prato.
L’accesso al centro avverrà dal parco attraverso le pieghe della copertura, la parte di copertura in depressione sarà pavimentata in legno e collegata ad una passerella che sovrapassa il patio centrale dell’edificio, tutto il resto della copertura sarà trattato a verde, in superficie a raccordare la parte convessa e concava della copertura con il prato sono pensati dei lucernai inclinati e percorribili a forma di foglia. In centro un patio, anch’esso a forma di foglia, contribuirà a dare luce ed aria all’edificio sottostante. Ai lati, quattro scale aperte, delimiteranno in superficie lo spazio sottostante edificato, e metteranno in rete il percorso ad anello esistente all’interno del parco e collegato alla scala monumentale con il percorso ipogeo di contorno del centro.
La parte di copertura pavimentata è pensata quale luogo di aggregazione e, data la sua leggera inclinazione curvilinea, potrà essere utilizzata per piccole rappresentazioni all’aperto, planimetricamente si configura come una sorta di “tappeto” che galleggia all’interno dello spazio delimitato dal verde e dagli alberi.
L’edificio è quindi interamente percorribile e godibile in copertura, non sottrae area al parco e sostanzialmente non modifica l’attuale scenografia del prato alto, dal basso, dal fondo del patio centrale potranno sorgere delle piante così come l’attuale vegetazione sorge dalle fondamenta di Villa Favorita.
Centro Andrea Palladio
/in Competitions /da Studio-Mario-Tessarollo-ArchitettoCentro Andrea Palladio
Località: Vicenza – Italy
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo con Studio Muttin e Studio Maffeis
Anno: 2009
Il progetto prevede la realizzazione dell’edificio, come previsto dal bando, su tre piani, terra primo e secondo ed un piccolo interrato che conterrà un vano gli scambiatori del teleriscaldamento e una vasca per la raccolta delle acque finalizzata al riuso delle stesse.
L’edificio sarà rivestito da una pelle esterna in lamiera di acciaio Cor-Ten microforato, costituita da doghe orizzontali poste ad altezze diverse e senza allineamento tra moduli contigui. L’acciaio Cor-Ten di tonalità calda, farà si che l’edificio ben si inserisca in un contesto naturale a parco. In sovrapposizione alle sottostanti parti vetrate, le doghe saranno apribili e allineate. Il rivestimento diverrà un recinto che darà continuità all’intero edificio, lo renderà geometricamente preciso, attraverso le forature e i distacchi tra le singole doghe fluirà la luce (sia naturale che artificiale) e si percepirà la “complessità” data dalle funzioni contenute.
Il recinto in lamiera Cor-Ten si interromperà centralmente sulla facciata sud, dove è previsto un volume vetrato sia in parete che in copertura che avrà funzione di “serra climatica” e conterrà tutti i collegamenti verticali e orizzontali delle funzioni. Tutti gli elementi interni alla serra (attraversamenti a ponte, scale, ascensore), così come le travature e i serramenti, saranno caratterizzati dall’uso del tutto bianco, si avrà un contrasto netto con il colore dell’ossido della pelle esterna.
Sul lato ovest, una scala (uscita di sicurezza), collegherà i tre piani.
Concorso internazionale di idee NOVELLO
/in Competitions /da mariotessarolloConcorso internazionale di idee NOVELLO
Categoria: Competitions
Progetto: Luigi Snozzi, , Massimo Muttin, Mario Tessarollo, Alessandro Bulletti, Michel Desvigne, Riccardo Cason, Andrea Dragoni, Federico Matteazzi, Paolo Micheletto
Anno: 2008
Come in molte altre città europee a Cesena la ferrovia è stata inserita, al momento della sua realizzazione, ai margini della città storica. Con lo sviluppo urbano oggi essa si situa al centro della nuova città che si è sviluppata, in parte, oltre la ferrovia stessa. Con il tempo la ferrovia è diventata un elemento di frattura fra le due parti di città. Riteniamo che il problema prioritario di questo concorso, al di là della soluzione del suo programma, sia quello di riunire le due parti di città oggi separate, non solo funzionalmente ma anche spazialmente.
Con questa nuova piazza gran parte delle strade dal centro storico sono collegate alla stazione. Una di queste, prettamente pedonale, parte dalla Via Emilia con un ampio piazzale sotto il quale è inserito un parcheggio pubblico e pertinenziale.
Questa proposta si estende oltre i limiti dell’ambito di progetto e va quindi interpretata come grande opportunità, anche perché la gran parte di essa è già esistente. Si fa tuttavia osservare che anche senza di essa il parco urbano proposto risulta compiuto. Gli accessi principali al parco avvengono dalla nuova piazza della stazione tramite un grande sottopassaggio urbano che si immette nella piazza progettata dirimpetto all’attuale stazione.
Accessi Metropolitana di Torino
/in Competitions /da mariotessarolloConcorso di Idee accessi Metropolitana Automatica di Torino
Località: Torino – Italy
Categoria: Competitions
Progetto:Mario Tessarollo con Massimo Muttin e Paolo Micheletto
Anno: 2008
Il progetto è stato pensato per essere versatile ed utilizzabile in diverse situazioni contestuali.
La soluzione proposta per le stazioni già in servizio e per quelle di nuova costruzione è sostanzialmente simile e comunica un unico riconoscibile segno sul territorio. Si è pensato ad una architettura priva di sensazionalismo, tecnica e precisa in grado di ben rappresentare l’ingresso ad una infrastruttura dedicata alla mobilità veloce di una città dinamica e plurifunzionale.
L’architettura è costituita dalla contrapposizione di due elementi, una parete che si flette e diventa copertura e una parete ad elle in vetro portante che definisce lo spazio in modo fluido ed indiviso. Le due figure in pianta non si incontrano, la parete in vetro rimane scostata da quella in acciaio di circa 10 cm.. L’immagine finale è quella di un unico elemento che parte da terra (quindi appartiene alla città) copre l’ingresso alla metropolitana ed appoggia sul nulla.
Si ottiene così una architettura orientata, non solo in senso longitudinale mediante l’inclinazione della parete a segnare il senso dell’ingresso, ma anche in senso trasversale. Di volta in volta, a seconda del luogo in cui sarà collocata, potrà stabilire rapporti diversi con l’intorno diverso. L’architettura, orientata con la parete piena verso la strada carrabile darà riparo verso la stessa ed apertura visiva e luminosa verso gli spazi pedonali. Lo sporto che si verrà a creare dalla sovrapposizione degli elementi darà riparo, in caso di pioggia, per brevi soste funzionali alla lettura degli itinerari metropolitani da percorrere.
La stessa architettura, collocata in coppia giustapposta o contrapposta, potrà stabilire un rapporto lontano, una sorta di architettura unica interrotta che attraversa lo spazio (stazione XVIII Dicembre, Carducci Molinette, Re Umberto, Lingotto).
Le diverse larghezze dettate dal numero di scale (modulo) non modificano l’idea di contrapposizione tra una massa e il suo contrario, anche nelle soluzioni a luce ridotta e a ridosso del ciglio stradale, l’orientamento dell’architettura stabilirà un rapporto diretto ed esclusivo verso lo spazio pedonale. L’arretramento della parete di vetro rispetto alla copertura farà si che questa giri senza apparente sforzo, l’angolo, cosi risolto, diverrà anche ingresso laterale sempre volto verso la parte pedonale dell’area.
L.go Parolini, 79
36061 Bassano del Grappa (VI) – Italia
tel. 0424 525893
P.I. 02599390248
info@mariotessarollo.com