Central Library Design Competition
Categoria: Competitions
Progetto: arch. Mario Tessarollo
Anno: 2012
Tra gli edifici pubblici della città contemporanea, la biblioteca è uno di quelli che ha sollecitato i maggiori motivi di interesse e dibattito nell’ambito della cultura architettonica, per gli elementi di rinnovamento e sperimentazione progettuale che ne hanno ridefinito i pur consolidati rapporti con la tradizione tipologica di “monumento urbano” per eccellenza.
I maggiori cambiamenti nell’uso sono certamente dovuti all’introduzione della cultura digitale che ha portato fasce sempre più giovani a frequentare le biblioteche con conseguente richiesta di spazi diversi.
La biblioteca Malatestiana di Cesena (Italia) è una biblioteca monastica di particolare importanza storica. Fondata alla metà del XV secolo, detiene due primati assoluti: è stata la prima biblioteca civica d’Italia e d’Europa e l’unico esempio di biblioteca monastica umanistica giunta fino a noi perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria.
I codici (libri) preziosi, naturalmente in unica copia, erano legati ai banchi dell’aula di lettura (aula dei Nuti), l’atto della fruizione del libro era quindi capovolto rispetto all’atto odierno, era il lettore che si spostava verso il libro e non viceversa.
L’architettura proposta indica un gesto analogo e dilatato, il fruitore si sposta verso il libro e in questo caso vi entra e lo abita.
Libri posati, accatastati, usati, che hanno trasmesso e trasmettono il sapere.
Libri come metafora di una costruzione in continuo divenire, priva di simmetria ed ampliabile, così come lo sono il conoscere e il sapere. L’architettura quindi svincolata dal concetto della flessibilità di funzioni, ben ancorata ad esprimere e raccontare la propria destinazione e quale luogo di incontro, di scambio di idee, di lavoro e studio.